Sempre della serie “che problemi può causare la poca dinamicità dell’amministratore?”.

Domani sera terrò un’assemblea che presagisco apocalittica, senza voler fare profezie autoavveranti ma l’argomento è spinosissimo ed è una simpaticissima eredità lasciatami dall’ex amministratore condominio Ferrara.

L’Antefatto

Ristrutturazione di tre fabbricati, se ne ricavano ampi e prestigiosi appartamenti in due, autorimesse nel terzo, il tutto circondato da un grande parco, poi c’è lo spazio per la piscina e il campo da tennis e rimane pure il posto per un sacchissimo di posti auto, molti dedicati agli ospiti e molti altri che la ditta costruttrice inizialmente vende insieme alle abitazioni.

Ce n’è però un esubero tale che gli acquirenti si accorgono presto che non vale la pena comperarli, basterà parcheggiare in quelli per gli ospiti.

Ne rimangono sul groppone della Ditta costruttrice nove (neanche tanti, dai).

Vengono redatte le tabelle millesimali e, ovviamente, rimane in capo alla ditta una certa caratura millesimale corrispondente ai posti auto. La ditta non versa un baiocco. Ma zero proprio.

E questo per sei mesi? Un anno? Due? No. La ditta matura circa un migliaio di euro all’anno di spese, ad oggi è debitrice di circa dodicimila euro, questo vuol dire che non paga da più di un decennio (!!).

Come sanare la situazione

Ho proceduto inizialmente con il pignoramento ma il Condominio è isolato e fuori città, a chi possono interessare dei posti auto piantati in mezzo al niente? Potrebbero interessare solo ai condomini i quali, però, ne hanno a disposizione anche troppi.

Sull’onda di questo ragionamento e su suggerimento di avvocato di fiducia, abbiamo deliberato di sospendere questo procedimento in favore dell’acquisizione dei posti auto ovvero il Condominio paga l’ammontare del debito (più atto notarile e imposta di registro) versandolo al posto della Ditta e in cambio diventa proprietario dei posti auto.

E’ però una modifica delle parti comuni e serve quindi l’unanimità.

Secondo voi si è raggiunta? Non fatemi ridere.

La questione è ancora aperta…

Qualcuno dei condòmini, erroneamente, equipara il Condominio a una ditta e suggerisce di mettere in perdita i dodicimila euro ma come faccio a lasciare i fornitori impagati per una somma tale? Ho maggiorato il preventivo per l’anno gestionale 2015 di quella cifra ma a consuntivo il debito tornerà a manifestarsi in tutto il suo splendore.

Anche perchè la Riforma del Condominio ha tolto la solidarietà tra i condomini tranne che non sia per scongiurare distacchi di utenze o comunque pregiudizi chiaramente individuabili e non altrimenti evitabili (cfr. Cass. 18 aprile 2014 n. 9083) quindi non posso predisporre un fondo in cui far anticipare agli altri condòmini la somma che manca (cosa, comunque, che li infastidirebbe non poco).

Avete capito il dramma che si consumerà domani sera? Io necessito di una soluzione, i condomini non hanno nessuna voglia di interessarsi di questa faccenda anche perchè l’ex amministratore li ha lasciati in pace (anticipando lui dei soldi che chissà da dove son stati prelevati) e quindi ritengono questa cosa un inutile disturbo.

Questo, quindi, è un altro bubbone che si è creato per colpa dell’inerzia di chi mi ha preceduto ed è prossimo a scoppiare; spero non a mio discapito in favore di un altro amministratore bell’addormentato nel bosco (le piccole società dei condomìni contengono a volte tutte le dimaniche che si svolgono in grande in giro per l’Italia: chi lavora per risolvere spesso viene visto come un fanatico e/o un fastidioso rompiscatole).

Vi aggiornerò in merito. :)

(Nell’immagine: Malancholia, quadro di Durer – una delle rappresentazioni più significative dell’accidia).