La “cresta” dell’amministratore FURBETTO: scopri perchè OGNI spesa nel tuo condominio LIEVITA a DISMISURA.

Un argomento molto spinoso per i condòmini è la richiesta dei preventivi, particolarmente per i lavori straordinari. Si sa sempre da dove si parte, come spesa, e mai dove si arriva.

Una volta dovevo ristrutturare delle facciate; ho chiesto un preventivo a varie ditte e, il titolare di una in particolare, è venuto a portarmelo a mano. Tra le altre cose, mi ha detto che è una vita dura perchè se non riconosci SEMPRE una percentuale agli amministratori sei fuori, hai finito di lavorare. Probabilmente voleva tastare l’argomento con me. Ho sentito onestamente una gran pena per lui che si prestava poco o malvolentieri a questo meccanismo, anche perchè la sua è una ditta sulla piazza da alcune decine di anni e questo vuol dire molto in merito alla serietà sua, degli operai e alla qualità dei lavori; per questo, però, è una ditta costosetta. Se aggiunge una percentuale, per quanto bassa sia, riservata agli amministratori, i suoi preventivi sono sempre fuori dalla media dei prezzi.

In questa maniera ci rimettono solo le ditte di persone oneste, che lavorano bene e con materiali di qualità; e, ovviamente, ci rimettono anche i condomini perché pagano un prezzo che non è dovuto e poi spesso l’amministratore disonesto non “spinge” verso una ditta con buone credenziali ma solo verso quella che riconosce una percentuale più alta con il rischio che il malcontento sia molto e che i condomini spendano un sacco di soldi per un risultato piuttosto avvilente. Solito meccanismo all’italiana.

L’ammontare dei lavori per cui avevo interpellato anche questa persona era molto, molto elevato e per affidare i lavori ho fatto varie riunioni; lui, come i titolari di altre ditte, si è presentato all’assemblea e sono stata contenta che con la sua competenza abbia convinto i condòmini ad affidargli le lavorazioni (che sono poi venute egregiamente): era la persona che aveva convinto di più anche me. OVVIAMENTE senza maggiorazioni da parte mia. Il mio premio sta nel fatto che i condomini siano contenti. Se loro sono soddisfatti, ne trae giovamento la mia tranquillità: non ci sono mail/telefonate di lamentele, raccomandate, altre riunioni straordinarie, cause con la ditta. Che poi? Se un amministratore ha preso un regalone dalla ditta, come fa a fare causa? Non può, of course. Allora comincia a fingersi morto come certi animali con gli orsi, a stecchirsi come le capre quando passano paura, a inventare malattie di parenti stretti (sentita anche questa) per cui è sempre fuori ufficio per poi passare all’ecatombe degli stessi. E via che il rapporto di fiducia con i condomini si gretola.

 

Sennò c’è un altro metodo di cui mi è stato riferito spesso. Questo è solo l’ultimo aneddoto raccontatomi da un mio condòmino proprietario in uno stabile non tanto grande gestito da altro amministratore: dovevano rifare il tetto, è stato approvato un preventivo da circa 18mila euro e si è finiti che la spesa ha superato i 100mila euro (!!!!!!!). Ma io dico: se il tetto non supera una certa misura, ma cosa mai ci potrai trovare di tanto devastato da spendere più di 100mila euro?? Ve lo dico io: NIENTE. Infatti alcuni condòmini volevano mandare sul tetto tecnico di loro fiducia per far fare le verifiche del caso ma è stato loro impedito. Non sono state fatte assemblee per avvisare i condomini, non è stata inviata nè una lettera semplice, nè una mail, nè un piccione viaggiatore. Si sono trovati la spesa tra capo e collo a fine anno gestionale, in sede di approvazione del bilancio e già a qualche mese dalla fine dei lavori.

E’ ovvio che può succedere che ci sia necessità di fare una qualche lavorazione aggiuntiva; se si tratta di qualche centinaio di euro io faccio procedere; se si tratta di (poche) migliaia di euro, per me, bisogna immediatamente convocare i condomini e renderli edotti.

Siccome ho il pregio, tra gli altri :) , di interpellare sempre ditte molte qualificate, non è mai successo che ci fosse un divario alto tra inizio e fine lavori (come quello di cui sopra M A I perchè è ovvio che dietro c’è una truffa ai danni dei condòmini). Se gli operai hanno una grande esperienza, non succede quasi mai che il divario tra preventivo e consuntivo sia elevato o comunque superi il 10% del costo preventivato, percentuale ammessa anche in sede di compilazione di contratto d’appalto. E comunque ripeto: seppure ammessa, se corrisponde a qualche migliaio di euro, io convoco comunque i condòmini perchè siano messi al corrente. E faccio partecipare all’assemblea anche la ditta così che i condomini possano avere tutte le spiegazioni del caso.

Per non essere scambiata per uno degli amministratori disonesti di cui vi ho appena parlato, faccio sempre fare un computo metrico delle lavorazioni e lo spedisco ai condomini in maniera che lo possano far prezzare anche da ditte di loro fiducia e verificare la congruità dei prezzi delle ditte interpellate da me.

Chiedete che lo faccia anche il vostro amministratore sennò fatevi venire qualche dubbio!

(Capitolo a parte per le spese ordinarie, ve ne parlo nel prossimo post).